lunedì 15 settembre 2014


C'è qualcosa di rassicurante nelle fusa dei gatti. 
Ricordo che da bambina appoggiavo l'orecchio sulla pancia della mia gatta e la ascoltavo mentre mi trasmetteva il suo affetto, mentre riconosceva la mia presenza e la accettava. 
Ancora oggi, quando la mia giovane micia si sdraia sul mio fianco, appoggia il muso sulla spalla e mi guarda con i suoi immensi occhi gialli posso percepire la profondità di quello sguardo, ed il suo profondo significato.

Siamo legate.
Io ho deciso di fidarmi di te, non del tutto perché sarebbe contro la mia stessa natura, ma abbastanza da starti così vicino e far vibrare il mio cuore per comunicarti il mio esserci. 
Attenta però.
Non fare gesti bruschi, non cercare di imprigionarmi, perché non te lo permetterò. 
Quello che ci lega è un filo sottile, fragile. 
Non è l'amore rumoroso, incrollabile e immediato di un cane, è qualcosa di più nascosto, profondo e spirituale. 
Devi fare fatica, devi meritarti la mia fiducia. 
Le mie fusa saranno solo per te. 
Se lo vorrò. 




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